Il primo Rinascimento fece inoltre notevoli progressi nel campo della medicina e dell’anatomia, scienze per le quali venne redatta anche, tra il XV e il XVI secolo, la prima traduzione delle opere di Ippocrate e Galeno, che pur contenendo in sé poco di scientificamente applicabile, incoraggiarono lo studio della sperimentazione medica e dell’anatomia umana. Andrea Vesalio fu uno dei primi a studiare i cadaveri dissezionati.
Il nuovo Rinascimento ha portato inoltre un enorme avanzamento della medicina e della chirurgia dovuto anche alla scoperta di farmaci essenziali per la cura di numerose malattie. Oggi in campo medico è però carente il controllo etico in numerosi campi della farmacia e della biologia, soprattutto quella della riproduzione umana. Per salvare il nuovo rinascimento e con esso il valore filosofico e universale della persona umana, andrebbero però limitate in maniera drastica alcune della più recenti pratiche in campo della fertilità e della riproduzione umana.