ADORAZIONE DEL BAMBINO di Filippo Lippi (1406-1469)
Raccolta fondi per la restituzione al culto dell’opera presso l’Eremo di Camaldoli
La Compagnia delle Opere Granducali intende raccogliere fondi per il restauro digitale dell’Opera Granducale ” Adorazione del Bambino” di Filippo Lippi, realizzata nel 1463 su commissione di Piero de’Medici, detto il gottoso, per essere donata all’Eremo di Camaldoli all’interno della cella “Medici”, dove rimase fino al 1867.
Dopo aver effettuato un lungo lavoro di restauro digitale dell’immagine ad altissima definizione dell’opera, lavorando su circa 33 milioni di pixel per eliminare i segni del tempo e ritrovare i colori originali del 1463 con l’aiuto di un restauratore professionista, l’immagine restaurata sarà impressa su tela o su carta speciale utilizzando una stampante particolare, ottenenendo così una nuova versione granducale di questa opera del Fondo Reale Mediceo Arte e Ambiente destinata alla collezione medicea Filantropica
Una preziosa cornice fatta a mano da un celebre artigiano fiorentino completerà poi la nuova versione di questa opera granducale ed essa sarà pronta per essere restituita al culto presso l’Eremo di Camaldoli, dal quale la prima versione dell’opera su tavola fu barbaramente sottratta per fini antireligiosi e di speculazione economica, attraverso la legge 15 Agosto 1867,n.3848 che dispose la confisca dei beni immobili agrari accumulati nel corso dei secoli dagli enti religiosi.
MOTIVAZIONE DELL’INSERIMENTO DELL’OPERA NEL FONDO REALE MEDICEO ARTE E AMBIENTE
L’opera è riconducibile al valore umano della Fede, intesa come Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive.
S.A.R. il Granduca Ottaviano de’Medici di Toscana ha espresso l’intenzione di riportare la versione commendata dell’opera nella cella Medicea dell’Eremo di Camaldoli, sua ubicazione originale, per restituirla al culto presso un luogo di vita consacrata e per valorizzare il patrimonio storico culturale dell’Eremo di Camaldoli
VALUTAZIONE STORICO-ARTISTICA
Filippo Lippi (1403-1469) fu uno dei più influenti e importanti pittori della Firenze del XV secolo. Tra le sue più significative opere vi è l’adorazione del Bambino con San Bernardo, realizzata nel 1463 circa per la cella “Medici” dell’Eremo Benedettino di Camaldoli.
La pala venne commissionata, secondo il Vasari, da Piero de’Medici padre di Lorenzo il Magnifico, per la cella camaldolese tanto cara alla famiglia Medici da cui fu poi spogliata nel 1866, a seguito delle leggi di eversione dell’asse ecclesiastico, proclamate dal neo costituito Regno d’Italia per riparare agli ingenti debiti di guerra.
L’opera è presentata su un fantasioso scenario naturalistico; la Vergine è raffigurata al centro dell’opera in preghiera per Gesù bambino disteso su una culla di fiori; sulla destra del dipinto sono presenti un giovane San Giovanni Battista, che porta una pergamena in cui viene riportata la scritta in latino “ecce agnus Dei”, ovvero “Ecco l’agnello di Dio”. In basso, sotto San Giovanni, è presente San Romualdo, fondatore dell’eremo di Camaldoli.
Sul Gesù bambino discende lo Spirito Santo raffigurato da una colomba bianca da cui si dipartono raggi di luce dorata, inviati dalle aperte mani di Dio, dipinte nella parte superiore del dipinto, accanto alle quali sono raffigurati due angeli inginocchiati in preghiera.
L’intera composizione è una rappresentazione del dogma cristiano della Trinità rappresentata dalle mani di Dio (il Padre), la colomba (lo Spirito Santo) e il bambino Gesù (il figlio).