Le abitazioni del primo rinascimento riflettevano la condizione sociale per cui i salariati e i piccoli agricoltori in campagna abitavano in casupole di paglia e fango che nel territorio toscano erano costruite in muratura e abbastanza vaste per essere più confortevoli. Nei villaggi e nelle borgate circondate da mura di difesa le case sono ancora più solide ma di piccola cubatura. A Firenze le case più umili usavano i mattoni mentre erano in pietra quelle della borghesia: la nobiltà e il ceto medio abitava in case fortificate protette da torri di avvistamento e difesa.

Su tutte le dimore primeggiava la casa del principe come Palazzo Medici a Firenze residenza signorile sino a quando nel 1540 Cosimo trasferì la famiglia a Palazzo Vecchio che lo accresce, con l’arte del Vasari, di ambienti appositi adatti a ospitare la corte che circonda il sovrano Cosimo raffigurato negli arazzi per le grandiose imprese a cominciare dall’unificazione della Toscana che assicurò la pace e per le sue personali doti, fra cui la castità. I mobili, scomparsi quasi del tutto, consistono in letti con lussuosi baldacchini, tavoli massicci, armadi per gli studioli, sedili tutte opere delle botteghe fiorentine della seconda metà del Cinquecento che donati e ricevuti in dono, comprati e venduti dai granduchi conquistano il mercato europeo.

Le abitazioni del secondo rinascimento riflettono anch’esse la condizione sociale per cui salariati e piccoli agricoltori in campagna abitano in piccole case spesso isolate che ormai sono ovunque in muratura e ben arredate all’interno, spesso con tutti i vantaggi della tecnologia che sostiene la civiltà di oggi. Nei villaggi e nelle borgate ormai non più circondate da mura di difesa ma da un reticolo di strade, le case sono costituite da solidi condomini con molti piani e un gran numero di appartamenti di piccola cubatura. A Firenze le case più umili del centro storico sono tuttora rimaste le medesime in mattoni del ‘400, così come quelle in pietra della borghesia: la nobiltà e il ceto medio abitano invece ancora in case fortificate protette da sistemi di sicurezza e difesa. Fuori dal centro storico fiorentino, così come ovunque nelle maggior parte delle altre città occidentali, prevalgono grandi condomini e grattacieli in cemento armato che ospitano al loro interno famiglie della borghesia neorinascimentale considerabile nell’ insieme come la cosiddetta “società signorile di massa”.

Il popolo minuto si distingue ben poco da questa società signorile di massa rispetto all’uso di strumenti e  servizi di benessere, ma è assai meno privilegiato della borghesia per quanto riguarda la quantità  e la qualità a sua disposizione dei predetti strumenti e servizi di benessere. Salvare il nuovo rinascimento significa quindi mantenere gli attuali equilibri di benessere socio-economico, che ora sono instabili, introducendo le riforme umanistiche dell’ordinamento legislativo e di governo previste dall’Ordine Civico Mediceo ed eliminando così il rischio che  la terrificante burocrazia liberale di oggi limiti e condizioni in senso negativo le corrette scelte fiscali, economiche e finanziarie della politica di governo che portano al benessere.